Quattro motivi per interessarsi di economia carceraria

QUATTRO MOTIVI PER INTERESSARSI DI ECONOMIA CARCERARIA

1. Perché il lavoro dà un senso al tempo speso dietro le sbarre e abbassa la recidività. Un detenuto che ozia non è utile né a se stesso né alla società. Un detenuto che lavora sperimenta relazioni sane, impara, ricostruisce un ponte con il mondo e con il suo futuro. Ma soprattutto, quando esce dal carcere, ha meno probabilità di tornare a delinquere.

2. Perché in Italia ci sono 60.000 detenuti e solo 2000 di essi lavorano: una percentuale ancora troppo bassa per invertire la rotta. Alla società non serve un carcere che punisce e umilia, ma un carcere che aiuti a non ripetere gli stessi errori.

3. Perché l’economia carceraria ha tutto il potenziale produttivo per contribuire alla crescita del paese. Non è una speculazione finanziaria, ma un business virtuoso, pulito, solidale.

4. Perché i prodotti fatti in carcere sono buoni e belli. Che si tratti di un biscotto, di una maglietta, di una borsa o di un oggetto di design, l’obiettivo è sempre lo stesso: il massimo della qualità, non il massimo del profitto. Materie prime scelte con cura, metodi di lavorazione artigianali e creatività rendono il prodotto finale un esempio di eccellenza produttiva italiana.