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In un articolo sui monumenti più importanti dell’isola della Giudecca si parla del Carcere Femminile, dell’attività di Rio Terà dei Pensieri e della nostra collaborazione con Mark Bradford:
“Le Convertite
L’edificio dell’attuale Carcere Femminile risale al 1545 circa. In origine il complesso, era un convento agostiniano per le monache e un ospizio per “prostitute riformate e altre donne sessualmente corrotte”. Tristemente, l’istituzione diventò presto nota poiché il suo rettore Fra Giovanni Pietro Leon sfruttò le 400 monache come suo harem personale: fu condannato a morte e venne decapitato in Piazza San Marco.
L’edificio divenne un ospedale nel 1806 e una prigione nel 1857.
LO SAPEVATE? Inizialmente il nome del convento era “Santa Maria Maddalena”. È conosciuto come “Le Convertite” per il suo ruolo che ebbe nella conversione delle donne “disonorate”.
Oggi la prigione è chiusa al pubblico, ma è possibile partecipare al suo mercato settimanale ogni giovedì mattina, in cui le detenute vendono i prodotti del loro orto in un banchetto sulle Fondamenta di fronte al carcere: si tratta di uno dei progetti nati per promuovere la loro integrazione nella comunità dopo aver scontato la loro pena.
Un altro progetto è la collaborazione tra la Cooperativa Sociale Rio Terà dei Pensieri e l’artista americano Mark Bradford, che quest’anno partecipa alla Biennale di Venezia.
I detenuti creano beni artigianali, come le borse Malefatte, che vengono venduti nei negozi della Biennale e nel negozio “Process Collettivo” (Fondamenta dei Frari, San Polo 2559/A).”
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