
``Il lavoro è una forma di libertà.``
Laboratorio di serigrafia
Venezia
24.11.2010
Per me l’opportunità lavorativa è stata una vera svolta.
Sono di origini romane ed ho un figlio. Quando mi sono trasferito in veneto sono caduto nella tossicodipendenza fino ad arrivare a rapinare una ragazza. Ho completamente rovinato i miei rapporti con l’esterno, con familiari ed amici… Ho totalmente sperperato tutto il patrimonio mio e della mia famiglia. Ho rovinato il rapporto con mia madre e con mio figlio… Ovviamente sono tutti arrabbiati.
La svolta è stato il lavoro all’interno del laboratorio. Appena sono entrato in carcere ho preso subito coscienza di quello che avevo fatto. Ho deciso di non fare appello e di prendermi tutta la pena che avrebbe deciso il giudice. Era giusto che pagassi per quello che avevo fatto. All’inizio è stata dura, dovevo stare in cella ventidue ore su ventiquattro ed è stato pesantissimo. Quando sei in carcere vieni privato di tutto e sei obbligato a convivere con persone che non conosci e magari con cui non vai purtroppo d’accordo. È una cosa difficilissima. Dopo qualche mese ho fatto un colloquio con Elena e ho parlato con lei che ha deciso, per mia fortuna, di inserirmi nel laboratorio di serigrafia. I posti sono davvero pochi quindi è davvero una grande fortuna poterci entrare… In questo laboratorio passo la maggior parte del tempo. Il lavoro è anche un lavoro creativo, mi piace, è una forma di libertà, vedi il risultato di quello che fai e ti da anche una grandissima soddisfazione. È una buona forma di libertà all’interno di una realtà che ti priva di ogni cosa. Più passa il tempo più le persone della cooperativa ti danno fiducia e ti conoscono sempre meglio… Si instaura un rapporto personale.
La domenica è il giorno peggiore e lungo, non si lavora… Si sta buttati in cella tutto il tempo. Sicuramente è difficile dimenticare quello che ero prima… All’inizio del mio percorso in carcere stavo per conto mio, da solo, nessuno mi conosceva… Tutto è nato perché mi hanno chiesto di scrivere un articolo e da lì mi sono fatto notare. Grazie a questo mi hanno fatto il colloquio per entrare nel laboratorio di pelletteria. Sono entrato nel settembre 2008 e a maggio 2009 ho iniziato a lavorare…. praticamente subito.
Mi ricordo che avevo chiesto la consulenza di uno psicologo. Volevo ripartire e farmi aiutare perché uscire dalla tossicodipendenza non è facile. Purtroppo non è stato così semplice perché non venivo riconosciuto come tossico visto che non ero iscritto al Ser.T. Dovevo convincere gli altri che ero un tossicodipendente per poter avere lo psicologico e per questo facevo le analisi e gli esami del capello. Dopo qualche tempo ho iniziato i colloqui con lo psicologo. Essendo italiano, per la mia condanna potevo anche chiedere gli arresti domiciliari ma non ho chiesto niente. Ho deciso di affrontare la mia pena, tutta quanta. Questa presa di coscienza è dovuta anche alla possibilità di lavorare nel laboratorio. Mi ha dato la forza di credere di nuovo in me stesso e di cercare di rincominciare. È per questo che mi sto completamente affidando alla cooperativa anche per quanto riguarda il mio futuro. È un sostegno vero. Mi affido totalmente a loro.
Mi piace davvero tanto lavorare in questo laboratorio ma sono consapevole che il lavoro della tipografia fuori è completamente diverso da qui. Si usano tecnologie diverse sarà difficile poter continuare…. Sono un barman e ho girato molti locali quando ero fuori. Ho un figlio di 17 anni che sto cercando di riconquistare facendogli tante telefonate.Quando te le fanno fare…. Qui mi rendo conto di essere avvantaggiato perché lavoro, quindi sono conosciuto, guadagno e ho la possibilità di comprarmi piccole cose e come gli altri lavoranti sto nella parte nuova del carcere dove le celle sono più grandi, più comode ecc. I poliziotti penitenziari sono i più professionali; più umani di tutti gli altri corpi di polizia. Secondo me servirebbe più un approccio terapeutico perché è vero che ci sono molti corsi, ma a mio avviso sono sempre gli stessi e una volta finiti rincominci di nuovo con la solita vita.
Io sono una persona molto tranquilla, non faccio casino e sto al mio posto. Bisogna però stare attenti perché anche se ti comporti così rimani anonimo e all’interno di una realtà come il carcere non va troppo bene neanche questo. Ognuno di noi è uguale. Certo, i reati sono diversi e di diversa natura. Purtroppo a volte ti ritrovi con compagni che si tagliano…. quelli che si suicidano…. Ci dovrebbe essere più umanità. Nella mia vita ero già entrato in carcere anni fa ma per tre mesi e se durante quel periodo avessi fatto un’esperienza come questa, sicuramente non ci sarei ricascato. Qua ho conosciuto persone che mi hanno aiutato anche solo per parlare con loro. All’inizio pensavo che la tossicodipendenza fosse gestibile. Poi mi ha portato a rapinare e lì mi sono reso conto che non stavo per niente bene. Nella disperazione della tossicodipendenza ho fermato con un coltello una ragazza per soli trecento euro. A maggio se tutto andrà bene finirò finalmente la mia condanna. Quando uscirò dovrò affrontare tutto il resto della mia vita.
Questa esperienza mi ha dato davvero tanto, l’incontro con la cooperativa è stato fondamentale perché mi ha accompagnato in un percorso. Sono stato fortunato ad avere uno psicologo che ha considerato il mio caso e ha deciso di curarmi. So di avere un problema… Questo problema lo avrò soprattutto una volta fuori. La dipendenza è fortissima… Ed è anche più forte di me. Mi sono reso conto che non posso affrontarla da solo e che devo continuare il mio percorso all’esterno. Sono fiducioso…Voglio veramente guarire.
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La cooperativa utilizza materiali in PVC per sviluppare i propri modelli, nel rispetto dell’ambiente e garantendo un manufatto coerente nella filiera di eticità ed ecosostenibilità.
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Il nostro marchio Rio Terà dei Pensieri propone una linea di prodotti tradizionali come saponette e sali profumati, una linea naturale e una linea biologica certificata.
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Lavoriamo seimila metri quadrati di terra, con il metodo dell’agricoltura biologica, da cui ricaviamo verdura di stagione e molte delle essenze utilizzate nel laboratorio di cosmetica.